Forum Scientifico sul Caffè 2014: Il vicino infrarosso (NIR) e il mondo del caffè, un’analisi veloce ed affidabile per comprare meglio il crudo e valutare la qualità del tostato

Il Forum Scientifico sul Caffè, a Brescia il 13 marzo prossimo, riporta l’attenzione sui temi reali dai quali dipenderà il futuro dell’amata tazzina di caffè. Il tema di quest’anno è infatti: Innovazione nell’espresso italiano, sette idee per pensarci seriamente (tutti i dettagli nel programma allegato). L’iscrizione al Forum Scientifico sul Caffè è gratuita e si effettua a http://goo.gl/2VM3Z3. Da questa uscita iniziamo ad anticipare le relazioni: un aperitivo in vista del convegno.

Il vicino infrarosso (NIR) e il mondo del caffè: un’analisi veloce ed affidabile per comprare meglio il crudo e valutare la qualità del tostato

Dott. Massimo Simoni

(Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna)

Il Reparto di Chimica Applicata alle Tecnologie Alimentari dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (Izler) vanta un’esperienza decennale nel campo della spettroscopia NIR con applicazioni relative ai principali prodotti della salumeria, al settore lattiero-caseario, al settore zootecnico, al settore del miele e a quello dell’olio.

Attualmente il reparto è impegnato nella messa a punto di curve NIR sul caffè crudo e su quello tostato per la valutazione dei parametri umidità, lipidi, proteine, ceneri e caffeina. Tali curve permetteranno una valutazione rapida ed affidabile del prodotto crudo ai fini del suo acquisto ed una precisa valutazione qualitativa del prodotto tostato.

La spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR) è una tecnica di analisi secondaria che utilizza la regione infrarossa dello spettro elettromagnetico per indagare in modo non distruttivo le proprietà chimico-fisiche dei campioni. 

L’impiego di tale tecnica prevede alcune fasi preliminari per la creazione di curve di calibrazione ad hoc per l’alimento da analizzare: una fase di lettura di un gruppo rappresentativo di campioni (sia mediante NIR che tramite analisi chimiche tradizionali) e una fase di elaborazione dei dati ottenuti mediante l’utilizzo della chemiometria che permette, dopo la validazione statistica di tali curve, di prevedere la composizione chimica dei campioni ignoti.

I vantaggi del NIR rispetto alle metodiche chimiche tradizionali sono molteplici: è più veloce (pochi minuti), non è distruttivo (il campione può essere riutilizzato), non è invasivo (le radiazioni utilizzate non provocano trasferimento di calore sotto forma di calore), non necessita di particolari preparazioni del campione (semplice omogeneizzazione), è meno costoso ed è in grado, con una sola analisi, di valutare numerosi parametri.

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