Giornata Internazionale del Caffè (1° ottobre): qual è il futuro del cappuccino italiano?
Oggi, nella giornata internazionale del caffè, torna alla ribalta il futuro del cappuccino. Il tema è stato rilanciato dalle pagine del New York Times ed è stato subito dibattito.
Il cappuccino è senza ombra di dubbio un patrimonio della cultura del caffè italiano. Già a partire dagli anni Sessanta si è diffuso nel mondo, spesso a opera degli italiani che si trovavano all’estero. Poi, soprattutto in tempi più recenti, il cappuccino ha iniziato una sua metamorfosi, generando diverse altre bevande che oggi possiamo definire “cugine” del cappuccino (pensiamo al flat white molto di moda adesso).
“La definizione di cappuccino è probabilmente una delle più complesse proprio perché si tratta del matrimonio tra espresso e latte – ci tiene a precisare Paolo Nadalet, presidente Inei – Ciononostante l’Istituto Nazionale Espresso Italiano ha proceduto con una definizione sensoriale, tra l’altro indicata poi al Parlamento italiano nel 2007 e inserita all’interno di un progetto di legge che mirava a tutelare le eccellenze italiane”.
Ci piace quindi celebrare il Cappuccino Italiano come un regalo del nostro paese al mondo e un momento legato ai piaceri del caffè. E ricordarne quindi il profilo sensoriale come guida che può essere utile a guidare la scelta dei consumatori:
Da un punto di vista sensoriale il Cappuccino Italiano Certificato si presenta con un colore bianco, ornato da bordo marrone più o meno spesso nel cappuccino classico, con disegni che vanno dal marrone al nocciola nel cappuccino decorato. La crema ha maglie strette con occhiatura molto fine o assente. Il Cappuccino Italiano Certificato ha un aroma intenso in cui ai soffusi sentori di fiori e di frutta si aggiungono quelli più prestanti di latte, di tostato (cereali, caramello), cioccolato (cacao, vaniglia), e frutta secca. Sono assenti odori empireumatici e biochimici negativi. Il corpo è importante e si esprime con una sensazione suadente, di panna e di elevata percezione sferica, supportato da un sapore amaro tenue e da una bilanciata acidità, quasi impercettibile. L’astringenza è praticamente assente.
Nella foto: un barista cinese mostra come preparare un cappuccino italiano durante la tappa di Guangzhou del campionato baristi Espresso Italiano Champion 2015