Il senso dei triestini per il caffè

In fatto di caffè, i cittadini di Trieste sanno ciò che bevono. E nel 76% dei casi amano bere il caffè nei bar a cui mediamente danno un voto compreso nella scala scolastica fra sette e mezzo e otto e mezzo.

È quanto è emerso da un’analisi svolta nei bar del centro città durante i giorni precedenti la Fiera sull’Espresso che ha chiuso i battenti il 27 ottobre. Con l’iniziativa “Coffee Bar Tasting&Testing”, promossa dalla rappresentanza triestina di Fipe-Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Assaggiatori e con il patrocinio dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano e dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè, i consumatori si sono prestati a fornire indicazioni anche personali, nel pieno rispetto dell’anonimato e della privacy, e sulle loro abitudini di consumo da cui è emersa la fotografia del consumatore di caffè al bar.

E se non sorprende che l’88% dei clienti è del Friuli Venezia Giulia, diventa curioso scoprire che la percentuale immediatamente più alta (1,7%) viene dal Lazio. I bar sono frequentati equamente da donne e uomini che nel 40% rientrano nella fascia di età fra i 40 e i 54 anni e nel 50% sono in possesso di un diploma di maturità.

E, un po’ come avviene per il calcio, anche in fatto di caffè la maggioranza dei triestini (52%) pensa di essere un appassionato e attento consumatore di caffè, nonostante non abbia (89% del campione) mai frequentato un corso di assaggio e non farebbe (53% dei casi) nulla di particolare per saperne di più. Eppure solo uno su tre lo beve amaro e solo la metà lo beve nero. In ogni caso, il caffè al bar continua a rispondere ai canoni della tradizione e trova conferma il luogo comune del “prendiamoci un caffè”, tanto che la percentuale più alta del consumo (25%) è legata agli incontri di circostanza e a occasioni di lavoro (28%). Il caffè significa una sferzata di energia (28%), un’occasione per una pausa in pace (23%) e un piacere per i sensi (23%).

E quindi per essere sicuro di consumare un buon caffè, il 79% dei triestini sceglie una marca che conosce, ma non è fedele a una sola marca, tanto che l’81% ne consuma diverse e comunque per il 60% il caffè di qualità si riconosce sempre, perché si sente dal gusto che è buono.

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