Assiomi e postulati per la creazione della miscela

14 Novembre 2023

La creazione di una miscela è essenzialmente un fatto d’arte al quale concorrono la maturità professionale, la competenza, la conoscenza, la sensibilità e la passione. Esistono tecniche statistiche interessanti che, operando con piani di analisi sensoriale ben impostati e test ad alta utilità informativa, ci danno la possibilità di controllare gli effetti di più componenti, ma questo serve per ridurre il numero degli esperimenti, per impegnare meno risorse per giungere al risultato. E nulla toglie a quanto abbiamo affermato. Non c’è insomma una regola, una ricetta, per fare una miscela eccellente, ma solo la competenza su come costruirla. Ci sono però alcune indicazioni di base che sono sempre utili, se non altro per evitare gli errori.

Matrimoni d’amore si creano per affinità e per complementarietà, mai per contrasto
Troppo sovente si tende a correggere dei difetti di una componente utilizzando un prodotto che abbia pregi in abbondanza. Per esempio, non di rado si uniscono lavati con note floreali e fruttate a Robusta terrosi: non solo saranno le note leggere a soccombere, ma con ogni probabilità si apporterà acidità che farà risaltare ancora di più l’astringenza della Canephora. Ben diverso è unire il citato caffè lavato a un naturale perfettamente cotto che manca di floreale ma evidenzia un tostato articolato in vaniglia e cacao. In questo caso si assiste a un’enfatizzazione reciproca.

Nella creazione della miscela non esistono somme, ma solo moltiplicazioni. E sono da intendersi algebriche
È nella logica umana considerare la miscela come un insieme di somme e di sottrazioni, ma così non è:

  • un componente negativo non fa media con uno positivo, ma rende l’insieme negativo;
  • i singoli componenti possono enfatizzarsi, escludersi a vicenda o rendersi negativi: un tiofene a bassa concentrazione unito a un terpene fa rilevare un floreale del caffè ben superiore alla somma del floreale/miele apportati dai due, ma un mercaptano anche sotto la soglia di percezione può annichilire il floreale terpenico e una pirazina ad aroma tostato unita a una piridina di uguale aroma può dare una percezione erbacea e amara che nessuno dei due composti, a quelle concentrazioni, aveva;
  • una qualità inespressa nel singolo componente può diventare palese in miscela: è il caso del sentore di burro che può essere assente quando si ha solo diacetile in bassa concentrazione e diventa evidente quando un’altra componente apporta 3-etilpiridina.

Il risultato edonico di una miscela può solo essere misurato sensorialmente, ma l’analisi chimica può essere di grande aiuto
Per quanto sofisticata possa essere l’analisi chimica, anche se si giungesse a misurare il migliaio di molecole presenti in un caffè non è data la possibilità di scoprire se una miscela è sensorialmente gratificante oppure no. Non esiste infatti un algoritmo capace di emulare l’interpretazione che darà la nostra mente della qualità, quantità e rapporti di presenza dei singoli costituenti. Tuttavia, l’analisi chimica può essere di grande aiuto, soprattutto quella gascromatografica che misura gli elementi volatili, per individuare fenomeni sensoriali che risultano bizzarri. Naturalmente l’operazione ha buone probabilità di riuscita solo se si lavora con uno storico, vale a dire un insieme di analisi di decine o centinaia di campioni che servano, opportunamente trattate statisticamente, di confronto. Le molecole presenti nel caffè si distribuiscono infatti secondo una gaussiana in cui una piccola frazione di testa è positiva, una piccola frazione di coda è sicuramente negativa e un gran numero – che costituisce il corpo – è positivo o negativo in funzione della quantità e dei rapporti delle singole molecole.

Piccole quantità di una qualità di caffè con molecole killer possono deprimere la profondità dell’intera miscela
Qualsiasi mastro torrefattore degno di questo nome ha aneddoti da raccontare che sanno di magico: partite di caffè valutate singolarmente, tutte eccellenti, che unite presentavano un risultato banale, per non dire negativo o comunque distante dall’esito che le stesse avevano dato nella formazione di partite precedenti di miscela. La magia c’è: vi sono molecole che, pur non percepibili a livello cosciente, riescono ad annichilire altre molecole apportate da una diversa componente della miscela. Uno dei casi più frequenti per le miscele per espresso italiano: un’ottima base di Santos naturale unita con lavati centroamericani o africani. I lavati testati da soli hanno un ottimo floreale e una nota agrumata, non più riscontrabile quando sono messi in miscela. Si prova ad aumentare la quantità, con il solo risultato di sbilanciare il prodotto sotto il profilo del corpo e dell’acidità, ma non si ottiene comunque la nota floreale. Il fatto sta nel Santos, che può contenere tricloroanisolo il quale, anche in quantità subsoglia (vale a dire non percepibili a livello cosciente), ha la capacità di deprimere molecole a carattere floreale.

Luigi Odello

Da Espresso Italiano Roasting (Centro Studi Assaggiatori)
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Come valutare una miscela

7 Novembre 2023

Una miscela si valuta attraverso tre parametri.

Perfezione
Comincia dall’assenza di qualsiasi sensazione negativa alla vista (carenze della crema), all’olfatto (odori cattivi), al gusto e al tatto (equilibrio, assoluta assenza di astringenza), per poi esprimersi con caratteristiche di pregio: color nocciola con riflessi fulvi della crema, setosità al palato, perfetto bilanciamento tra acido e amaro, finezza e franchezza all’olfatto.

Profondità
Riguarda soprattutto il versante dell’aroma ed è la ricchezza di toni positivi che mette in campo una miscela. Quando il suo bouquet inizia con note di fiori e frutta fresca, passa attraverso la frutta essiccata e secca, si sviluppa lungo un tostato articolato e termina con uno speziato complesso, significa che la miscela è profonda.

Potenza
È un carattere che si rivolge al corpo e alla prestanza aromatica intesa innanzitutto come intensità e persistenza dell’aroma. La potenza assume valore negativo quando è carente la perfezione: in poche parole, una miscela può anche essere molto potente perché ha intensi cattivi odori, astringenza e legnosità.

Luigi Odello

Da Espresso Italiano Roasting (Centro Studi Assaggiatori)
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Alba, l’espresso, una riflessione

31 Ottobre 2023

Ad Alba, capitale delle Langhe e celeberrimo centro della gastronomia d’eccellenza, ho selezionato un bar dove vado a fare colazione quando mi trovo in loco. È poco distante dall’albergo che uso abitualmente e mi aspetta già alle sei del mattino con una fiammante tre gruppi perfettamente efficiente e un macinadosatore on demand pulito con gran cura. Così sabato, trovandomi da quelle parti, penso di farmi la bocca buona con l’espresso delle 10:30, visto che i due precedenti consumati in altri bar non mi avevano soddisfatto più di tanto. Mi preparo a trovarmi la fila davanti al bancone, ma così non è, sono l’unico cliente. Già all’ingresso avverto qualcosa di insolito: non c’è il buon aroma di caffè al quale mi aveva abituato. Allungo l’occhio sulla macchina e vedo due portafiltri abbandonati sulla grata. Ordino un caffè e chiedo spiegazione. La ragazza, di bell’aspetto, mi lancia l’occhiata che credo riservi ai pochi scocciatori che pensano di sapere come dovrebbe essere condotta una macchina e mi dice che sono inattivi. Mi preoccupo. L’espresso che mi viene servito mi convalida la preoccupazione. Chiedo se la miscela che sta impiegando è della marca che compare sulle bustine di zucchero. Mi guarda sempre peggio e mi dice che non lo sa. Cambio la domanda chiedendo quale miscela sta impiegando. Segue un’occhiata che non ammette repliche e mi dice che lo sa solo il titolare. Azzardo un’ultima domanda e trovo conferma in un cambio di gestione.
Abbandono il locale accompagnato dalla ribellione della mucosa orale aliena all’astringenza e da sentori di cenere e terra. Davvero dispiaciuto di avere perso il mio bar.
Sorge però una riflessione. Per quanto sia vero che il caffè non è coltivato sulle Langhe e che difficilmente potrà in futuro contendere il territorio alle vigne, Alba resta una delle città con un’Amministrazione tra le più sensibili all’eccellenza sensoriale di quanto viene proposto alle centinaia di migliaia di turisti che vi approdano ogni anno. Quindi non potrebbe ravvisarsi la possibilità di una convenzione dell’Istituto Espresso Italiano, da venticinque anni paladino della qualità dell’espresso al bar, con le istituzioni per un generale miglioramento del caffè che viene servito?
In fondo l’espresso è il messaggio sensoriale di commiato per la quasi totalità di quanti frequentano un ristorante, ma quasi sempre è anche tra i primi quando i turisti che giungono dai cinque continenti approdano nella Capitale delle Langhe.

Luigi Odello

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L’arte della miscela

24 Ottobre 2023

Mille miliardi di atti di consumo: è una stima, credibile anche se non precisa, degli atti di consumo annui di caffè sul pianeta terra. È una cifra enorme e di un’importanza strabiliante: potrebbero essere mille miliardi di momenti di felicità, di appagamento sensoriale.
Lo sappiamo, molte volte il consumo di un caffè è un atto disattento. Lo facciamo chiacchierando, lasciando la mente immersa nei pensieri che ci stanno accompagnando o comunque di fretta, quasi fosse un atto dovuto nei confronti delle nostre esigenze fisiologiche e non pregno di potenti risvolti psicologici.
Eppure, potete starne certi, per quanto siate disattenti, il vostro inconscio esprime un giudizio utilizzando una propria scala edonica e inviandovi un messaggio perentorio:

  • fantastico, vorrei berne un altro: è amore;
  • buono: è accettazione;
  • il caffè l’ho preso: è indifferenza;
  • non mi convince: è sospetto;
  • che schifo, forse il caffè non mi fa bene: è esclusione.

Più la parte logica del nostro cervello rimane distante da elucubrazioni e riflessioni, più il nostro inconscio domina la scena decidendo per noi i consumi futuri. Ecco perché c’è una responsabilità solidale di tutti gli attori della filiera, dal coltivatore di caffè al barista, per servire un caffè che sia “amore”, ed ecco perché il peggior nemico (e concorrente) del caffè è il caffè cattivo.
L’imputazione della responsabilità teoricamente è a cascata: il consumatore rifiuta il caffè cattivo selezionando in questo modo i bar e le marche sullo scaffale, il barista e il buyer scelgono quindi solo prodotti di qualità costringendo gli altri a fallire, i torrefattori richiedono ai crudisti solo caffè buoni e quindi i produttori di chicchi malvagi spiantano il caffè e si mettono a coltivare altro. Questa è logica, ma non è realtà.
Esiste infatti un’altra legge: la moneta cattiva scaccia quella buona. E sembra sia questa al giorno d’oggi quella che domina la scena. Il caffè poi ha un altro mezzo di convinzione verso gli umani: la caffeina, con tutti i positivi risvolti fisiologici e psicologici che offre. Quindi in certi casi si va alla ricerca di un centinaio di milligrammi di caffeina, disponibili a tapparsi il naso pur di ottenerli. Il citato alcaloide c’è, indipendentemente dalle buone caratteristiche sensoriali. Anzi, i caffè cattivi ne hanno anche di più.
Ma fortunatamente non è solo così: vi sono torrefattori che lavorano con passione affinché ogni atto di consumo di una tazzina di caffè sia distinto dalla più raffinata delle emozioni: l’amore.
Ecco perché sono nate le miscele: per enfatizzare in una tazzina quello che madre natura da sola non riesce a produrre. In poche parole, è una forma d’arte che si raggiunge attraverso una profonda conoscenza delle caratteristiche sensoriali di centinaia di caffè diversi, per poterli unire affinché eventuali lacune vengano colmate e i pregi siano vicendevolmente enfatizzati.

Luigi Odello

Da Espresso Italiano Roasting (Centro Studi Assaggiatori)
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La coreana Song Hye-jin è la prima donna Espresso Italiano Champion

17 Ottobre 2023

Song Hye-Jin, coreana, è la prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso Italiano Champion, il campionato che mette a confronto i migliori professionisti del mondo per decretarne il migliore. Song Hye-Jin si è aggiudicata il titolo di migliore professionista in tema di espresso e cappuccino italiani. La finale si è svolta domenica 15 ottobre a Milano all’interno di Host, l’evento fieristico all’interno del quale l’Istituto Espresso Italiano è presente con uno stand. In gara si sono sfidati da sabato con le semifinali e domenica per le finali otto professionisti provenienti da diversi paesi del mondo per realizzare espressi e cappuccini perfetti. Quest’anno, inoltre, la prova non si è fermata a dimostrare la loro capacità solo ai giudici tecnici e a quelli sensoriali (che in modalità blind) ma anche ai giudici marketing con una parte dedicata al racconto della propria storia e alla presentazione del proprio prodotto. La gara è stata supportata da Rancilio con la sua macchina espresso Specialty RS1 (certificata IEI Premium) e da Eureka con i suoi macinadosatori (Helios). Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente gli italiani Andrea Nulli e Nico Bregolin.

Song Hye-Jin è una giovane professionista proveniente dalla Corea dove lavora come barista e coffee trainer per la compagnia ‘Dmine Coffee Roasters’. Nello specifico all’interno dell’azienda è anche ambasciatrice dell’alta qualità dell’espresso italiano essendo anche docente dell’Accademia dell’azienda per la quale lavora, Accademia all’interno della quale si occupa di raccontare e promuovere la cultura del caffè e l’educazione al consumo di espresso di qualità. All’Espresso Italiano Champion di Host ha partecipato come rappresentante del team coreano. Tra i suoi obiettivi professionali quello di raccontare il caffè per le sue qualità cercando di rompere i pregiudizi sul prodotto e coinvolgendo nella sua conoscenza il maggior numero di consumatori. «Un onore immenso per me essere la prima donna a diventare campione del mondo di espresso italiano e questo sicuramente mi sarà ancor più di aiuto per promuovere e portare maggiore visibilità alla cultura dell’espresso italiano nel mio paese, la Corea».

La ricetta del miglior espresso italiano

I prodotti presentati in gara hanno rispecchiato i parametri di qualità dell’Istituto Espresso Italiano (IEI): per l’espresso una tazzina con circa 25 millilitri di caffè ornato da una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola, una bevanda sciropposa con aromi intensi e ricchi di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. Per il cappuccino una crema finissima e lucida, con e con un perfetto bilanciamento di aromi del latte e del caffè.

Un premio alla professionalità da reinvestire in formazione

Per l’edizione 2023 dell’Espresso Italiano Champion l’Istituto Espresso Italiano ha messo in palio per il vincitore una somma di 3.000 euro, una sorta di borsa di studio da reinvestire, insieme all’aiuto di IEI, in attività formative nei prossimi mesi. Un messaggio questo che vuole passare per tutti i professionisti, non solo quelli affermati come il vincitore, e che ha come base l’importanza di continuare a studiare e confrontarsi sulla materia e sulle tecniche dell’arte di fare espresso e cappuccino. «È una delle mission di IEI – ha dichiarato Luigi Morello, presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) – quella di contribuire in maniera continuativa alla formazione dei professionisti del settore, a partire dalla conoscenza delle materie prime, dalla tecnica fino ad arrivare alla comunicazione con il cliente finale, pedina fondamentale di tutta la catena e mi fa piacere vedere riunite proprio a Host figure già affermate in questo lavoro, ma che vogliono ancora perfezionarsi e mettersi in gioco».

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Il presidente e A.D. dell’azienda torinese Costadoro, e della rete di eccellenza exclusive brands Torino, Giulio Trombetta, compare nella prestigiosa classifica dei “100 top manager 2023” stilata dalla rivista Forbes Italia

17 Ottobre 2023

Riprendiamo volentieri la notizia di Costadoro.

Giulio Trombetta, Presidente e A.D. di Costadoro S.p.A. – l’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma che rappresenta oggi una realtà industriale presente in oltre 40 Paesi – è apparso sull’ultimo numero di Forbes Italia all’interno dell’articolo dedicato ai Top 100 Manager 2023.

Forbes Italia è l’edizione italiana del magazine più famoso al mondo su classifiche, cultura economica, leadership imprenditoriale, innovazione e lifestyle. Il n°72, attualmente in edicola, propone l’annuale lista dei 100 Top Manager 2023, nella quale compare anche il Presidente di Costadoro S.p.A. Giulio Trombetta. Una selezione di manager che, come dice la rivista: “Hanno fondato società di successo, sono al timone di multinazionali e hanno alle spalle carriere internazionali e, con una leadership innovativa, digitale e attenta alla sostenibilità, stanno guidando le loro aziende verso le nuove sfide del futuro”.

A tal proposito Costadoro è la terza azienda in Italia specializzata nel settore del caffè ad avere ottenuto la Certificazione B Corporation, la quale riconosce le imprese che operano rispettando i più alti standard di performance sociale e ambientale.

Giulio Trombetta dichiara a questo proposito: “Ovviamente sono molto lusingato e orgoglioso di questo prestigioso riconoscimento che però non cambierà assolutamente il mio modo di essere e di pensare. La curiosità e il desiderio di crescere, anche imparando dagli altri, sono la leva per potersi sempre migliorare. Dedico questo riconoscimento al mio grande papà al cui fianco ho avuto la fortuna di lavorare per oltre 30 anni e dal quale ho imparato le qualità vere che deve avere un bravo imprenditore: ambizione, abnegazione, determinazione sempre nel rispetto delle cose e delle persone”.

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Host: IEI Next, i giovani dell’espresso italiano, lanciano il primo podcast dedicato al mondo del caffè. Il 13 ottobre la prima puntata su Spotify

12 Ottobre 2023

Un podcast interamente dedicato alle evoluzioni dell’espresso italiano lanciato da IEI Next, il gruppo dei giovani imprenditori che fanno parte dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), e che vedrà la prima puntata lanciata proprio il 13 ottobre in occasione dell’avvio di Host, dove l’IEI sarà presente per tutti i giorni con varie attività. Tre le puntate del podcast, prodotto da RKH, ascoltabile e scaricabile dalla piattaforma Spotify. Il filo conduttore sarà la sostenibilità del settore del caffè e in particolare nella prima puntata ne parlerà Luigi Morello, Presidente dell’Istituto Espresso Italiano, nella seconda interverrà Paolo Marcesini, Direttore Italia Circolare per finire questo primo ciclo di ascolti con Edoardo Arnello, CEO & Founder AccessiWay – la tua soluzione di accessibilità web.

«Gli ascoltatori di podcast sono in costante crescita grazie alla loro natura multitasking, infatti in molti fanno anche altro mentre li ascoltano: lavorano, mettono a posto casa, guidano o si prendono un espresso. Noi di IEI NEXT ci siamo immaginati la pausa caffè come l’occasione per conoscere e scoprire storie che fossero spunti di riflessione e sensibilizzazione riguardo a temi a noi cari, come quello della sostenibilità» è il commento di Carlotta Trombetta del gruppo IEI Next.

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) come detto sarà presente a Host dal 13 al 17 ottobre con uno spazio dedicato alla promozione della cultura del caffè italiano. Lo stand IEI (Pad. 24P, V21 Z22) sarà infatti diviso in due aree, una dedicata alla novità pensata per consumatori e appassionati, l’Italian Espresso Game, e una tecnica che ospiterà le finalissime dell’Espresso Italiano Champion 2023. Nella sezione Italian Espresso Game, l’Istituto Espresso Italiano proporrà durante l’intera manifestazione un gioco con l’analisi sensoriale di diversi stili di espresso avvalendosi naturalmente di miscele certificate IEI. I visitatori avranno la possibilità di provare diversi stili regionali proposti in collaborazione con l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) e riceveranno successivamente un attestato di partecipazione.

Nell’area Espresso Italiano Champion sabato 14 ottobre si terranno le semifinali internazionali di Espresso Italiano Champion 2023, a seguire domenica 15 con la finalissima che vedrà l’elezione del miglior barista dell’espresso italiano. In gara professionisti di diversi Paesi del mondo che dovranno realizzare espressi e cappuccini perfetti. Quest’anno non dovranno dimostrare la loro capacità solo ai giudici tecnici e a quelli sensoriali (che continuano a operare in modalità blind) ma anche ai giudici marketing con una parte dedicata al racconto della propria storia e alla presentazione del proprio prodotto.

Tutte le attività svolte da IEI a Host sono supportate da Rancilio Group che ha messo a disposizione le macchine Specialty RS1 (certificate IEI Premium) e da Eureka con i propri macinadosatori Helios e Atom.

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Host: a Milano l’Istituto Espresso Italiano (IEI) lancia l’Italian Espresso Game. Il 15 ottobre la sfida per il titolo di campione dell’espresso italiano

10 Ottobre 2023

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) sarà presente a Host dal 13 al 17 ottobre con uno spazio dedicato alla promozione della cultura del caffè italiano. Lo stand IEI (Pad. 24P, V21 Z22) sarà infatti diviso in due aree, una dedicata alla novità pensata per consumatori e appassionati, l’Italian Espresso Game, e una tecnica che ospiterà le finalissime dell’Espresso Italiano Champion 2023.

Nella sezione Italian Espresso Game, l’Istituto Espresso Italiano proporrà durante l’intera manifestazione un gioco con l’analisi sensoriale di diversi stili di espresso avvalendosi naturalmente di miscele certificate IEI. I visitatori avranno la possibilità di provare diversi stili regionali proposti in collaborazione con l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) e riceveranno successivamente un attestato di partecipazione.

Nell’area Espresso Italiano Champion sabato 14 ottobre si terranno le semifinali internazionali di Espresso Italiano Champion 2023, a seguire domenica 15 con la finalissima che vedrà l’elezione del miglior barista dell’espresso italiano. In gara professionisti di diversi Paesi del mondo che dovranno realizzare espressi e cappuccini perfetti. Quest’anno non dovranno dimostrare la loro capacità solo ai giudici tecnici e a quelli sensoriali (che continuano a operare in modalità blind) ma anche ai giudici marketing con una parte dedicata al racconto della propria storia e alla presentazione del proprio prodotto.

«Host è un appuntamento internazionale e per questo IEI è presente con attività di ampio respiro con il duplice obiettivo di mettere a confronto gli operatori italiani e globali con i consumatori e appassionati, dando dimostrazione della professionalità del settore in Italia e questo con Italian Espresso Game iniziativa che punta a coinvolgere e formare i coffee lover – spiega il presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Luigi Morello – l’altro aspetto è poi declinato nell’Espresso Italiano Champion, perché formazione e professionalità sono alla base delle attività IEI coniugate in questo caso anche con la divulgazione nei confronti del consumatore».

Tutte le attività svolte da IEI a Host sono supportate da Rancilio Group che ha messo a disposizione le macchine Specialty RS1 (certificate IEI Premium) e da Eureka con i propri macinadosatori Helios e Atom.

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Che cosa possiamo leggere con il retrolfatto in una tazzina di espresso? / Parte 4

3 Ottobre 2023

Persistenza aromi

Definizione
Durata degli aromi, sia positivi sia negativi, dopo la deglutizione del sorso. È valutata tenendo conto solamente degli aromi e non di eventuali percezioni sapide e tattili.
Correlazioni di filiera
Caffè perfettamente maturi con un alto livello di lipidi tostati al punto ottimale. Possono avere una forte partecipazione all’aumento della persistenza anche caffè difettosi.
Molecole correlate positivamente
Lipidi, zuccheri e tutte le molecole volatili.

Finezza

Definizione
È il descrittore edonico, quindi soggettivo, con il quale si definisce il livello di eleganza e piacevolezza dell’aroma.
Correlazioni di filiera
Caffè perfettamente maturi e sani sapientemente tostati.

Ricchezza

Definizione
È il descrittore edonico, quindi soggettivo, con il quale si definisce la complessità dell’aroma, vale a dire il numero dei toni positivi riscontrabili nel caffè in esame.
Correlazioni di filiera
Presenza in particolare di caffè lavati, soprattutto ben maturi e sani, sapientemente tostati.

Livello edonico

Definizione
È il descrittore soggettivo mediante il quale si determina la piacevolezza complessiva del caffè in esame.
Correlazioni di filiera
Qualità della materia prima e maestria di produzione.

Luigi Odello

Da Espresso Italiano Roasting (Centro Studi Assaggiatori)
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Caffè Moak presente a Endo Wave

3 Ottobre 2023

Riprendiamo volentieri la notizia di Caffè Moak.

Partirà il 6 ottobre da Catania la prima edizione della “Endo Wawe: Endometriosi sull’onda della consapevolezza”. L’arrivo è previsto al porto turistico di Siracusa.

Caffè Moak da sempre è molto sensibile agli eventi di beneficenza, sostenendo numerose iniziative sul territorio. Il 6 e il 7 ottobre 2023 supporterà Endo Wave Endometriosi, sull’onda della consapevolezza.

Il 6 ottobre la veleggiata, voluta dall’Associazione Progetto Endometriosi (APE), in collaborazione con la Lega Navale Italiana, partirà da Catania e coinvolgerà medici specializzati nella patologia, che colpisce il 10% delle donne in età fertile. L’arrivo è previsto al porto di Siracusa. Trentacinque miglia, questa la distanza tra il porto di Catania e quello di Siracusa, per contribuire a fare informazione e creare consapevolezza.

Testimonial dell’evento, che ha avuto il patrocinio del Comune di Siracusa, l’attrice Guenda Goria (figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria) che da qualche anno ha scoperto di essere affetta da endometriosi e che il 6 ottobre sera parteciperà alla cena di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto all’Ape per sostenere i propri progetti e le necessità delle pazienti di tutta Italia. L’indomani, sabato 7 ottobre, si svolgerà un convegno scientifico aperto al pubblico.
Rosellina Amoroso, pr manager di Moak, farà parte del comitato organizzativo della cena di gala. “Sono veramente onorata, afferma, di essere stata coinvolta nello svolgimento di questo evento da Chiara Catalano, mia amica e volontaria referente Ape in Sicilia e di poter rappresentare la mia azienda. Abbiamo fortemente voluto supportare questo evento, con l’intento di contribuire alla campagna di sensibilizzazione, perché riguarda le donne e siamo consapevoli che l’endometriosi è una malattia a molti ancora sconosciuta.”

L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce numerose donne in Italia, ma spesso è poco conosciuta. La patologia causa ritardo diagnostico, gravi ripercussioni psicologiche e influisce negativamente sulla sfera professionale, familiare, affettiva e sociale delle donne. L’iniziativa vuole sensibilizzare e informare sulla malattia, culminando con una cena di beneficenza il cui ricavato andrà all’APE per supportare le pazienti di tutta Italia. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha evidenziato l’importanza di informare sulla patologia. In Sicilia sono stati compiuti passi avanti grazie a una legge regionale che ha permesso la creazione di due poli diagnostici specializzati per garantire un modello di assistenza multidisciplinare.

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