Un caffè senza olio di palma: da provare

Prima che qualcuno abbia a lamentarsi che diffondiamo bufale per scoprire quanto numerosi siano i creduloni lo diciamo: non abbiamo trovato traccia di una notizia del genere” afferma Luigi Odello, presidente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).

 

“Ma siamo quasi certi che qualche marketing attento potrà trovare spunto per farla diventare realtà, visto che non è di molto tempo fa la notizia di un caffè senza glutine, composto che non siamo mai riusciti a trovare in alcuna delle analisi che abbiamo esaminato della nervina bevanda. 

Ma è proprio questa straordinaria moda del “senza” che ci impressiona. Mi preoccupa soprattutto il mio barbiere che tra un po’ mi venderà un taglio di barba senza accorciarla. Perché non lasciamo certe cose agli americani e non ci preoccupiamo invece del “quanto” e soprattutto di quanto fa bene e di quanto è buono ciò di cui ci approvvigioniamo? E pur vero che la recensione che abbiamo letto dichiarava il caffè anche biologico e vegano. Se sul bio possiamo solo dire che non dovrebbe esistere perché tutto dovrebbe essere biologico (nel senso di massima attenzione alla salute), non riusciamo a comprendere perché un caffè non dovrebbe essere vegano. Forse per evitare che nei pacchetti finiscano un po’ di quei rarissimi e costosissimi chicchi prima ingeriti da animali?

Eppure la notizia di cui vi stiamo raccontando non l’abbiamo assunta da un social, bensì da un quotidiano generalista. Ma non preoccupatevi di trovarlo al bar: verrà venduto solo in farmacia, pensiamo con il livello di prezzo tipico di questi esercizi. Giustamente.

 

Luigi Odello

Presidente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac)

 

Leggi anche:

I commenti sono disabilitati.