L’acqua

5 Novembre 2024

L’importanza attribuita all’acqua nella preparazione delle bevande è quanto meno leggendaria e non di rado a essa è stata attribuita la responsabilità generale delle loro caratteristiche sensoriali, quasi a fare dipendere dall’acqua una pretesa indicazione di origine geografica. Troviamo esempi clamorosi nella birra e nel whisky. Proprio per quest’ultimo è noto che i giapponesi, più di un secolo fa, ci credettero al punto di cercare di riprodurre nel loro paese un’acqua con le stesse caratteristiche di quella scozzese prima di intraprendere la produzione in loco, che poi si rivelò di grande successo.
Il caffè non fa certo eccezione, tanto che intere popolazioni hanno attribuito all’acqua il merito principale della vantata qualità del loro espresso. Indubbiamente il nostro solvente universale ha la sua importanza e quindi cerchiamo di comprendere maggiormente i meccanismi che governano il rapporto acqua/caffè nella preparazione dell’espresso tenendo presente che:

  • la composizione dell’acqua ha impatto sulle caratteristiche sensoriali del caffè in tazza, soprattutto per l’incidenza che ha sull’estrazione;
  • l’impatto sensoriale diretto dei diversi elementi si riduce passando dalla loro osservazione sensoriale in acqua, a caffè fortemente diluiti come il filtro, a caffè molto concentrati come l’Espresso Italiano;
  • l’incidenza della tipologia di acqua utilizzata è direttamente proporzionale alla qualità dei caffè impiegati risultando maggiore per Arabica lavati, poi per Arabica naturali e infine per Robusta.

Luigi Odello

Da Espresso Italiano Specialist (Centro Studi Assaggiatori)
shop.assaggiatori.com

Leggi anche:

Carlo Barbi proclamato “personaggio del caffè 2024″

5 Novembre 2024

Riprendiamo volentieri la notizia di Bazzara.

Il Bazzara Lounge di Venerdì 25 ottobre, organizzato in concomitanza della TriestespressoExpo, si è affermato negli anni come un’occasione unica per un momento di incontro e confronto informale fra professionisti ed appassionati del settore caffè nel panorama triestino e non solo, riscuotendo anche quest’anno grande successo. Un sentito ringraziamento a tutti i partner e amici che ci sono venuti a trovare in sede per un brindisi assieme!

Il premio “Personaggio del Caffè 2024”
Il prestigioso titolo di “Personaggio del Caffè 2024”, assegnato da Bazzara come di consuetudine, quest’anno è andato a Carlo Barbi, CEO di Club House, azienda leader nella produzione di raffinate tazze in porcellana per caffè, celebrata per la sua attenzione all’artigianalità e all’eccellenza, soprattutto per aver unito arte, design e cultura sotto l’insegna della sua tazza Maniko. “Voglio ringraziarvi per averci dato fiducia fin dall’inizio; siete stati tra i primi a credere in noi quando abbiamo iniziato 20 anni fa”, ha dichiarato Carlo Barbi durante la sua premiazione.

I premiati delle passate edizioni: Andrea Lattuada di 9bar, Gianfranco Carubelli di Asachimici Pulycaff, Luigi Morello dell’Istituto Espresso Italiano, Maurizio Giuli di Nuova Simonelli, Luigi Odello dello IIAC, Antonio Rizzitano di ARC, Sergio Barbarisi di BWT Water+more e Massimiliano Fabian di Demus SpA.

Leggi anche:

IEI Connect 2024 presenta la ricerca esclusiva su baristi e consumatori

29 Ottobre 2024

Il 26 novembre a Milano l’Istituto Espresso Italiano (IEI) torna come ogni anno con un momento di approfondimento su costi, qualità e tendenze del mercato del caffè. Nella stessa giornata anche la finale internazionale di Espresso Italiano Champion 2024.

Il presidente Luigi Morello: «Anche quest’anno la parola chiave è condivisione. In questa edizione vogliamo esprimere le nostre idee, aspirazioni e ricerche per creare sinergie in un comparto in divenire»

Doppia sfida per l’espresso italiano che il 26 novembre a Milano si mette in gioco con IEI Connect 2024 e con Espresso Italiano Champion. Un doppio appuntamento che si terrà all’Hotel Gallia con, appunto, una giornata dedicata a focus e approfondimenti sul mercato interno ed estero, e alla gara tra i finalisti di internazionali di Espresso Italiano Champion 2024. «IEI ha nel suo DNA il collegamento e supporto a tutta la filiera del caffè ed è per questo che abbiamo unito la gara internazionale, momento topico per i baristi di tutto il mondo, all’interno del forum dove affronteremo i temi sfidanti del settore e condivideremo gli esiti di alcune ricerche scientifiche e indagini di mercato», anticipa il presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), Luigi Morello.

IEI Connect: il caffè tra prezzi, logistica, e scelte di gusto. L’edizione 2024 di IEI Connect sarà un momento di confronto di idee e di ricerca di stimoli su temi che riguardano diversi ambiti del settore del caffè. Il professor Furio Camillo dell’Università di Bologna presenterà una ricerca di mercato inedita, realizzata Sylla in esclusiva per IEI, che analizza i bisogni del barista e quelli del consumatore. Nella stessa occasione sarà presentata dalle professoresse Francesca Venturi e Isabella Taglieri dell’Università di Pisa una ricerca che pone in evidenza come l’analisi strumentale possa consentire di aumentare la marginalità del caffè e quindi ottimizzare il prezzo del prodotto. Infine, Kaori Ito, direttrice di Carpigiani Gelato University, la best practice su come progettare e promuovere la formazione B2B a livello internazionale, dalla fase dell’individuazione dei partner da coinvolgere fino all’erogazione dei contenuti. Inoltre, un intervento specifico dell’Avv. Gianluca Massimei, CEO di NextLegal ed Equity Partner di Advant Nctm, dedicato al delicatissimo tema di recupero dei crediti, un’attività che ha assunto una rilevanza sempre maggiore per molte aziende del settore. La giornata proseguirà con un talk di confronto con paesi di origine, crudisti e operatori sul tema del caffè verde, dei prezzi, della logistica, delle logiche che stanno regolando il mercato attuale. Protagonisti del talk anche i rappresentanti di IEI Next, il gruppo dei giovani professionisti voluto da IEI proprio per comprendere meglio la visione della generazione che sta acquisendo un ruolo di sempre maggiore responsabilità nelle aziende del caffè. “L’Istituto Espresso Italiano nacque su basi scientifiche puntando sull’innovazione dell’intera filiera del caffè – commenta il prof. Luigi Odello, direttore del comitato scientifico di IEI – in IEI Connect 2024 abbiamo voluto mettere basi sullo sviluppo del settore toccando i cinque punti critici che in questo momento ne pregiudicano la crescita”.

La gara internazionale Espresso Italiano Champion 2024. Sarà l’evento nell’evento con la finale internazionale della gara che da anni coinvolge centinaia di baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. La gara vedrà anche la partecipazione della campionessa 2023, la coreana Song Hye Jin, prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso Italiano Champion nel 2023 che consegnerò il titolo al nuovo International Winner. Per la prima volta sia la macchina per espresso sia i macinadosatori saranno fornite da La San Marco. “La San Marco è orgogliosa di essere partner tecnico di Espresso Italiano Champion, una grande opportunità di formazione e confronto tra baristi di diversi paesi. Ritengo che questo campionato internazionale sia essenziale per promuovere nel mondo la qualità e il rito di una bevanda simbolo del made in Italy. Per questa occasione, La San Marco ha messo a disposizione i suoi modelli di punta con l’auspicio che tutti i pretendenti al titolo di Espresso Italiano Champion 2024 possano esprimere al meglio le loro competenze e abilità”, spiega Roberto Nocera, general manager dell’azienda.

Leggi anche:

Espresso: asse Vietnam-Italia per la connessione tra la produzione di caffè verde vietnamita e l’industria italiana

22 Ottobre 2024

Si è svolto a Torino il 9 ottobre il primo “Forum di Connessione Vietnam-Italia tra le industrie del caffè” dall’Ambasciata del Vietnam in Italia, con l’Ambasciatore Duong Hai Hung, supportato anche da IIAC – International Institute of Coffee Tasters, che ha portato nel nostro paese una delegazione di produttori rappresentati più del 50% dell’export di caffè verde vietnamita. Un evento che ha permesso ai professionisti italiani e vietnamiti di confrontarsi sui temi della produzione, del prezzo, degli sbocchi commerciali e della qualità richiesta dal mercato italiano. Tra i partner presenti all’iniziativa anche l’Istituto Espresso Italiano (IEI) che in particolare, con il suo presidente, Luigi Morello, ha animato il dibattito con la moderazione degli interventi. “Sono stato onorato di presiedere e moderare questo evento dove sono stati trattati importanti temi come la sostenibilità dei coltivatori, la qualità delle produzioni, i bisogni reciproci dei player di entrambi i paesi e naturalmente le problematiche del prezzo dovute alla situazione logistica e geopolitica – spiega il Presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Luigi Morello – il mondo del caffè sta vivendo un momento unico della sua storia recente e come IEI stiamo cercando di essere presenti, di sensibilizzare e coinvolgere tutti i soci offrendo occasioni di incontro e confronto su temi attuali”.

Il Vietnam è il secondo produttore mondiale di caffè e il secondo esportatore di materia prima per l’Italia. Durante il forum, le autorità di Vicofa (Vietnam Coffee and Cocoa Association) e i rappresentanti delle diverse aziende hanno dimostrato di volere approfondire il mondo dell’espresso italiano. In particolare, è emersa la loro consapevolezza sulla specificità di questo prodotto che pone la nostra economia del caffè in una posizione sostanzialmente diversa da quelle di altri paesi nel mondo. “È stato un piacere condividere anche questa occasione con varie organizzazioni e player del settore perché è fondamentale riuscire a fare sistema e sfruttare tutte le sinergie possibili a favore del settore – prosegue Morello – siamo convinti che avvicinando il mondo dei produttori anche di questo paese a tutte le torrefazioni contribuisca ad aumentare la qualità in tazza dei nostri caffè e fare in modo che il consumatore possa ricevere espressi sempre migliori”.

Il convegno è stato concluso con la promessa da parte di tutti che questo sarà il primo di una serie di incontri che serviranno ad avvicinare i player dei due paesi per fare in modo che si comprendano meglio le necessità e le possibilità di collaborazione. Abbiamo condiviso quanto sia importante la formazione per i coltivatori, i tecnici di filiera e tutta la filiera e ipotizzato piani per il futuro.

Leggi anche:

IIAC – International Institute of Coffee Tasters promuove con l’Ambasciata del Vietnam in Italia una maggiore collaborazione tra le industrie del caffè dei due paesi

15 Ottobre 2024

Si è svolto a Torino il 9 ottobre il primo “Forum di Connessione Vietnam-Italia tra le industrie del caffè” voluto dall’Ambasciatore del Vietnam in Italia Duong Hai Hung che ha portato nel nostro paese una delegazione di produttori rappresentati più del 50% dell’export di caffè verde vietnamita. Un evento che ha permesso ai professionisti italiani e vietnamiti di confrontarsi sui temi della produzione, del prezzo, degli sbocchi commerciali e della qualità richiesta dal mercato italiano.

È stato un privilegio collaborare con l’Ambasciata del Vietnam nell’organizzare questo primo incontro. Uno dei nostri scopi è proprio favorire questo tipo di eventi ed essere stati coinvolti nella sua organizzazione fin dall’inizio ci ha permesso di capire la portata di questo forum – ha commentato Carlo Odello, presidente IIAC – International Institute of Coffee Tasters – Abbiamo già rinnovato alle autorità vietnamite la nostra piena disponibilità a continuare a promuovere le relazioni tra le due industrie, forti dei nostri trentacinque anni di storia al servizio del settore”.

Durante il forum, le autorità di Vicofa (Vietnam Coffee and Cocoa Association) e i rappresentanti delle diverse aziende hanno dimostrato di volere approfondire il mondo dell’espresso italiano. In particolare, è emersa la loro consapevolezza sulla specificità di questo prodotto che pone la nostra economia del caffè in una posizione sostanzialmente diversa da quelle di altri paesi nel mondo.

Come rappresentante dell’associazione ho portato alla delegazione delle industrie vietnamite in sala una riflessione sulla miscela italiana e sulla necessità di conoscerne le peculiarità per potere agire sul nostro mercato con ancora maggiore efficacia – ha continuato Odello – Ho riscontrato con piacere un atteggiamento estremamente professionale da parte degli interlocutori vietnamiti, in linea con l’attenzione che ho riscontrato nei miei vent’anni di esperienza sui mercati asiatici, il che mi fa immaginare diverse possibilità di collaborazione futura”.

Leggi anche:

International Coffee Tasting 2024: tutte le aziende vincitrici della Medaglia d’Oro della sessione dedicata al segmento capsule e cialde

8 Ottobre 2024

Si è svolta l’1 e 2 ottobre scorsi scorsi la sessione dedicata a capsule e cialde di International Coffee Tasting 2024, il concorso tra caffè organizzato da IIAC – International Institute of Coffee Tasters.

Di seguito i prodotti premiati (in ordine alfabetico per azienda):

  • Caffè Cagliari S.p.a., Papua Nuova Guinea Capsule Caffitaly
  • Dacatè S.r.l., Cialda Alunni Luigina
  • Ekaf S.p.a., Selvaggio
  • Mokador S.r.l., Mokador Diva Sophia
  • Mokador S.r.l., Mokador Diva Brigitte
  • Nespresso Italiana S.p.a. – Società Benefit, Galápagos

Abbiamo deciso di dedicare uno spazio apposito al segmento del caffè monoporzionato in modo da poterlo valutare in modo ancora più specifico e individuare i prodotti migliori al suo interno – ha commentato Carlo Odello, presidente IIAC – La distribuzione dei prodotti evidenzia una prevalenza netta di capsule, segno che forse è necessaria una riflessione nel segmento cialde da parte dei torrefattori. Le capsule hanno fatto progressi davvero enormi negli anni e la qualità delle migliori di esse si avvicina ormai a quella dei migliori espressi al bar”.

International Coffee Tasting si basa sulle rigide regole dell’analisi sensoriale. Si avvale infatti di assaggiatori che operano alla cieca, quindi senza conoscere il prodotto. Inoltre, i dati di assaggio (nel 2023 più di 120.000) sono elaborati tramite un ampio numero di strumenti statistici per valutare la loro qualità e arrivare a profili sensoriali validati statisticamente. A riprova della massima trasparenza del concorso, la formula per il calcolo del punteggio attribuito ai prodotti in gara è pubblica, disponibile sul sito di International Coffee Tasting con la spiegazione dettagliata ed esauriente del peso attribuito alle singole caratteristiche sensoriali.

La sessione dedicata al segmento capsule e cialde si è tenuta presso Nestlé Coffee Academy presso la sede di Nestlé Italiana ad Assago (MI). La prossima sessione di International Coffee Tasting sarà dedicata al segmento caffè in grani e si terrà dal 5 al 7 novembre presso la Factory Food Designers all’interno dell’headquarter di Autogrill a Rozzano (MI). Una sessione particolarmente attesa dai torrefattori proprio perché storicamente in grado di attrarre i grandi marchi nazionali e internazionali nel confronto per assegnare le Gold Medal ai prodotti migliori.

Per maggiori informazioni e iscrizioni International Coffee Tasting
Website: www.internationalcoffeetasting.com
E-mail: info@internationalcoffeetasting.com
Telefono: +39 030 381558
WhatsApp: +39 375 6731195

Leggi anche:

Formazione avanzata sul caffè: dal 17 al 19 dicembre la Factory Food Designers di Autogrill ospita la sessione dei corsi IIAC – International Institute of Coffee Tasters

2 Ottobre 2024
Carlo Odello, presidente IIAC – International Institute of Coffee Tasters

Tornano i corsi avanzati dedicati all’analisi sensoriale di IIAC – International Institute of Coffee Tasters. In programma tre giornate dedicate a psicosifiologia sensoriale, profilazione sensoriale e correlazioni chimico-sensoriali in tostatura e miscelazione del caffè.

IIAC – International Institute of Coffee Tasters torna a proporre i propri corsi avanzati sull’analisi sensoriale. Dal 17 al 19 dicembre organizzerà infatti i corsi Sensory Psychophysiology, Sensory Profiling e Italian Espresso Roasting dedicati rispettivamente alla psicosifiologia sensoriale, alla profilazione sensoriale e alle correlazioni chimico-sensoriali in tostatura e miscelazione del caffè. L’intera sessione formativa sarà ospitata dalla Factory Food Designers di Autogrill a Rozzano (MI), con la docenza di Luigi Odello e di Gian Paolo Braceschi, entrambi professori di analisi sensoriale in diversi atenei italiani.

I nostri corsi avanzati sono l’opportunità che offriamo agli allievi che hanno già frequentato i corsi Italian Espresso Tasting e Italian Espresso Specialist di evolvere ulteriormente nella propria competenza sensoriale e di raggiungere una maggiore consapevolezza sia sui metodi di analisi sia sulle correlazioni con la filiera di produzione – ha commentato Carlo Odello, presidente IIAC – International Institute of Coffee Tasters – Riteniamo di potere offrire tramite questa formazione così specifica una competenza sensoriale unica sul mercato, sperando così di contribuire anche allo sviluppo del settore e di fornire strumenti sempre più efficaci ai professionisti che lavorano nella filiera del caffè. Siamo inoltre davvero entusiasti che di potere tenere questi corsi in un ambiente innovativo e stimolante come la Factory Food Designers di Autogrill”.

Il corso Sensory Psychophysiology (IIAC M3) ha per obiettivo di iniziare all’analisi sensoriale e ai suoi campi di impiego, non limitatamente al caffè ma a qualsiasi prodotto o servizio la cui fruizione passa attraverso gli organi di senso. Fortemente interattivo per i numerosi esercizi che si alternano alle lezioni teoriche, il corso mira a consentire ai partecipanti di sviluppare le necessarie conoscenze sulle potenzialità dei propri organi di senso e sui meccanismi che conducono all’interpretazione di uno stimolo e alla misurazione di una percezione.

Il corso Sensory Profiling (IIAC M4) approfondisce invece la struttura dell’analisi sensoriale e i differenti tipi di test, per poi passare alla costruzione delle schede di valutazione di un prodotto e, quindi, ai test descrittivi ad alta utilità informativa e ad alta definizione. Questo percorso induce a migliorare le proprie capacità sensoriali e di espressione delle percezioni. Tutto questo viene svolto su una merceologia specifica, il caffè, della quale si illustrano anche le variazioni sensoriali che avvengono al modificarsi di determinate condizioni lungo la filiera produttiva.

Il corso Italian Espresso Roasting (IIAC M5) si concentra sulle correlazioni chimico-sensoriali tra caffè verde e caffè tostato, analizzando i composti principali, la loro evoluzione e il loro impatto durante la tostatura e la miscelazione. Un corso quindi in cui si approfondisce ulteriormente la parte sensoriale ancorandola saldamente alla chimica del caffè e analizzando come questa impatta sul profilo finale del prodotto in tazza.

Per maggiori informazioni e iscrizioni
Website: www.iiac.coffee
E-mail: info@iiac.coffee
Telefono: +39 030 381558
WhatsApp: +39 375 6731195

Leggi anche:

Giornata Internazionale del Caffè: il primo ottobre si è celebrato uno dei prodotti più consumati al mondo

2 Ottobre 2024

Dalla sostenibilità, anche economica, delle aziende, alla certificazione dei locali, fino al massimo coinvolgimento del consumatore finale. Le riflessioni dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) nella giornata in cui si celebra il caffè

Ecco alcune iniziative promosse dai soci dell’Istituto Espresso Italiano.

Il primo ottobre si è celebrato in tutto il mondo la Giornata internazionale del caffè, una iniziativa nata nel 2015 e che ogni anno vede promuovere iniziative a partire proprio dalle aziende della filiera. Non potevano mancare i programmi delle aziende che fanno capo all’Istituto Espresso Italiano, una realtà che in Italia raccoglie decine di imprese rappresentando un fatturato di oltre 700 milioni di euro. “Consideriamo questa giornata come l’inizio dell’anno caffeicolo e il nostro programma strategico prevede tre direttrici a partire da una spinta commerciale verso i nuovi soci, certificazione dei locali coinvolgimento del consumatore unico discriminatore del settore – spiega il Presidente di IEI, Luigi Morello – i nostri soci hanno utilizzato questi ultimi anni difficili oltre che per creare efficienza e cercare di ridurre i costi non strategici per contenere il più possibile l’aumento dei prezzi al mercato, anche se in futuro sarà indispensabile ritoccare i listini senza dimenticare che le imprese del settore continuano a investire sulla sostenibilità come ha dimostrato tra l’altro una nostra recente ricerca”.

A proposito di sostenibilità, la recente indagine condotta da IEI sui propri associati, sottolinea per esempio che circa l’impatto ambientale, il 54.6% delle imprese guardino ad una gestione sostenibile delle risorse naturali, tra cui l’acqua, l’energia e i vari materiali. Stessa percentuale, 54,6%, opta per la gestione dei rifiuti o dei prodotti di scarto attuata attraverso la promozione del riciclaggio e la riduzione stessa del rifiuto, oltre ad aumentare e implementare la collaborazione con le società per il riutilizzo. Seguono poi, con quasi il 35%, sia l’abbattimento delle emissioni di gas serra, sia l’utilizzo di attrezzature di nuova generazione.

Obiettivo della giornata, per l’Istituto Espresso Italiano, è stato anche quello di continuare a valorizzare l’espresso, e il caffè in generale, come prodotto di alta qualità e anche per questo IEI collabora con il Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale con il quale condivide anche la candidatura dell’espresso a patrimonio Unesco. “Con queste azioni vogliamo far capire al mercato, ma in particolare al consumatore finale, che il prezzo è funzione della qualità e pertanto non bisogna trincerarsi dietro a un prezzo fisso (a volte eccessivo per un caffè di scarsa qualità) – prosegue il presidente di IEI, Luigi Morello – nel corso di questi mesi ci siamo impegnati a rilasciare interviste ai quotidiani nazionali e internazionali per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e come Istituto continueremo a farlo, anche attraverso occasioni come questa della Giornata internazionale del caffè”.

I programmi delle aziende di IEI nella Giornata internazionale del caffè. IMS, insieme all’altro brand aziendale, E&B Lab, ha colto l’occasione per lanciare sui social il programma ‘ask the expert’: le domande dei consumatori arriveranno tramite Instagram e gli esperti risponderanno con brevi video o in forma testuale. La San Marco ha proposto invece un open day con una visita guidata gratuita dell’azienda di Gradisca d’Isonzo e un espresso offerto ai partecipanti per riattivare la tradizione del caffè sospeso. Essse Caffè – La Spaziale ha puntato sui giovani con un evento dal titolo “Giovani e caffè: l’energia del futuro in ogni tazza” in programma all’Istituto Alberghiero Veronelli di Casalecchio di Reno (Bo). Caffè Milani invece ha lanciato il format on line “Viaggio nel tempo: Caffè Milani racconta la storia del caffè in 6 tappe”. Si tratta di una campagna social in cui ogni giorno della settimana rappresenta un momento nella storia del caffè, permettendo al pubblico di apprezzare non solo la bevanda, ma anche il suo impatto culturale e innovativo nel corso dei secoli. La Genovese ha proposto infine un Open Day di tostatura presso la Micro Roastery Coffee Storming alle ore 15 del primo ottobre per dare visibilità al processo che c’è dietro al prodotto finale che i nostri consumatori bevono poi in tazza.

Leggi anche:

“Oasi Lavazza ¡Tierra!” all’interno del Museo Automobili Lamborghini per una Coffee Experience di qualità

2 Ottobre 2024

Riprendiamo volentieri il comunicato di Luigi Lavazza.

Lavazza, azienda italiana produttrice di caffè tra i principali player mondiali, e Automobili Lamborghini, icona nella produzione di vetture supersportive di lusso, proseguono la collaborazione all’insegna dell’eccellenza e di esperienze uniche.

Il progetto Oasi Lavazza ¡Tierra! – sviluppato da Lavazza per portare un nuovo modo di concepire la pausa caffè nel mondo OCS e Vending – entra all’interno del Museo Automobili Lamborghini: la qualità del caffè Lavazza accompagnerà pubblico e appassionati da tutto il mondo alla scoperta dell’affascinante storia dell’azienda bolognese, degli iconici modelli e dei tour delle linee di produzione che raccontano sessant’anni di innovazione della casa automobilistica.
Un’Oasi Lavazza ¡Tierra! dedicata ai visitatori per poter vivere la migliore coffee experience e, allo stesso tempo, avere la possibilità di creare uno spazio integrato nel museo dove possano nascere momenti di socializzazione e di condivisione in un ambiente tecnologico, verde e unico nel suo genere.
Due realtà iconiche che rappresentano l’Italia nel mondo, accomunate dalla costante ricerca dell’innovazione e per la passione per la qualità.

Il progetto Oasi Lavazza ¡Tierra! è stato avviato nel corso del 2023 con l’installazione delle prime “oasi” nella biblioteca dell’Università Bocconi di Milano, presso Camera – Centro italiano per la fotografia di Torino, in Randstad Box a Milano e nella sede storica di Poltrona Frau a Tolentino.

Nelle Oasi Lavazza ¡Tierra! l’attenzione verso i clienti traspare dalla struttura dell’oasi stessa: spazi dal design contemporaneo modulabili e integrabili in qualsiasi ambiente lavorativo, composti a partire da materiali senza plastica o resine ma utilizzando solo legno, cemento e vetro, materiali che rendono le oasi vere e proprie “aree break verdi” che creano un’atmosfera tropicale, dotate di purificatori d’aria, diffusori di aromi e ricche di piante e verde “vivo”.
Anche la scelta del prodotto inserito in queste aree è frutto della volontà di optare per una soluzione allo stesso tempo consapevole e di valore: le capsule compostabili* per vending machine Lavazza Blue ¡Tierra! For Planet Espresso Bilanciato rappresentano l’unione tra qualità e attenzione alla sostenibilità.

L’installazione dell’Oasi Lavazza ¡Tierra! è stata realizzata con la collaborazione di Buonristoro Spa, una delle principali realtà nel settore del vending italiano.

Anche per lo spazio nel Museo Lamborghini, Lavazza ha collaborato con Progetto CMR, società di progettazione integrata che nel 2024 celebra 30 anni di attività come leader nel design di ambienti di lavoro flessibili, innovativi e sostenibili, caratteristiche che nelle Oasi Lavazza ¡Tierra! trovano perfetta traduzione. Attraverso la creazione di un sistema altamente adattabile e funzionale, articolato in diversi moduli, nasce un’area break in grado di soddisfare molteplici bisogni, anche grazie alla presenza di piani d’appoggio, sedute e vegetazione, che concorrono alla creazione di uno spazio accogliente e riposante.

Grazie alle precedenti installazioni delle Oasi Lavazza ¡Tierra!, in collaborazione con Tree-Nation, sono stati piantati complessivamente 5.200 alberi tra Mozambico, Thailandia, Bolivia e Colombia e con questa nuova attivazione si aggiungeranno 1.500 alberi a supporto del progetto “Reforest the Amazon Basin” in Brasile.

A sostegno del progetto Oasi Lavazza ¡Tierra! Lavazza ha stretto una media partnership con LifeGate, che realizzerà una puntata speciale del podcast “News dal Pianeta Terra” (ascoltabile su Spotify) all’Oasi Lavazza ¡Tierra!, la quale diventerà per l’occasione location d’eccezione della registrazione.

Leggi anche:

Se il coffee lover diventa “home barista” a casa sua con le macchine da caffè semi-professionali

24 Settembre 2024

Un tempo in casa c’era la moka e il rito del caffè al mattino con i ritmi, l’aroma che si spargeva per casa, i tempi a scandire l’inizio della giornata. Oggi il piacere è in una tazzina di espresso preparata con una macchina che replica, nel suo piccolo, quelle di un bar. Il tutto utilizzando miscele particolari, magari frutto della ricerca personale, per individuare quella che meglio soddisfa il gusto di ognuno. È la nuova frontiera che rileva una indagine che l’Istituto Espresso Italiano (IEI), ha condotto su un campione dei propri soci su quelle che sono le tendenze del momento.

«Questa tendenza che si è consolidata da anni in molti paesi esteri, trova i suoi esempi più significativi in Germania e negli Stati Uniti, dove il consumo di caffè di alta qualità a casa, insieme all’acquisto di attrezzature specializzate, è notevolmente elevato – commenta Luigi Morello, presidente di IEI – in Germania e negli Stati Uniti, l’adozione di tecnologie avanzate e una cultura fortemente orientata verso la qualità del caffè hanno accelerato questo fenomeno. In Italia, sebbene il ritmo di crescita sia più graduale, il crescente interesse dei consumatori è chiaramente evidente, come dimostra la nostra ricerca. Oggi, i consumatori italiani possono scegliere tra una gamma di opzioni per il caffè a casa che spesso supera in varietà e qualità quelle disponibili nei bar».

Dal design alla semplicità di utilizzo, una tendenza che cresce. Per Carles Gonzales, coffee competence & product manager di Rancilio Group «la nostra azienda attribuisce grande importanza all’utilizzo delle macchine semi-professionali, riconoscendo il crescente interesse dei consumatori verso la preparazione di un caffè di qualità anche a casa. Nonostante un leggero rallentamento recente, l’interesse per le macchine semi-professionali e per diventare home baristi rimane forte e stabile». «Design moderno e facilità d’uso per rendere l’esperienza piacevole e accessibile a tutti», sono, per Gonzales, le caratteristiche fondamentali di una macchina casalinga insieme a «una stabilità termica continua, fondamentale per estrarre un espresso perfetto, ricco di aroma e gusto». A questo si somma il fatto che «i coffee lover possono utilizzare il caffè che più apprezzano», magari frutto di una personale sperimentazione e «la degustazione di diverse miscele e mono-origini sono fondamentali per scoprire il caffè che soddisfa maggiormente i gusti di ciascun consumatore».

«Tra i nostri soci – ancora Luigi Morello – anche le aziende di attrezzature hanno sviluppato prodotti semi-professionali di altissimo livello, sia in design che in prestazioni, per soddisfare i veri appassionati di caffè. Questi prodotti rappresentano vere eccellenze e sono utilizzati dai produttori per promuovere e diffondere il loro brand nei canali B2C e Office, contribuendo a educare i consumatori e a valorizzare l’esperienza del caffè».

La ricerca della miscela perfetta. Elisabetta Milani di Caffè Milani punta l’attenzione sul fatto che la tendenza sia legata proprio ad una questione di gusto. «Gli espresso più amati dai coffee lover sono i grani: macinati, estratti e degustati al momento. Senza dubbio questa modalità di consumo è quella più consigliata da noi torrefattori perché consente di avere un espresso a casa al massimo delle sue potenzialità organolettiche. Ultimamente vengono privilegiati i pacchetti in grani di piccoli o medi formati che garantiscono freschezza, praticità e permettono di testare diverse miscele o singole origini ed esplorare diverse note aromatiche». Ma quello che è importante, è che una macchina semi-professionale debba avere la certificazione. «È necessaria e importante per i prodotti destinati al cliente, come garanzia di qualità e attenzione da parte dell’azienda produttrice. Quel che conta però è che la certificazione in sé è efficace solo se comunicata, spiegata, conosciuta e riconosciuta dal consumatore finale».

L’home barista e la tendenza di replicare l’espresso a casa. Per Agata Segafredo, communication manager di Essse Caffè, il legame miscela, macchina, barista, può essere vissuto anche a casa. «Il caffè fatto con una macchina semi-professionale è un prodotto che, per limiti tecnologici e di valore delle attrezzature, è “parente” dell’Espresso italiano certificato del bar, ma che è in grado di offrire un’ottima alternativa domestica all’espresso». Segafredo, sottolinea anche come «abbiamo identificando due macro-categorie: il consumatore premium “mainstream” ed il consumatore “coffee radical”. Il primo è interessato ad un prodotto dallo stile tradizionale, come il classico caffè espresso del bar, con una ricerca di qualità superiore rispetto ai prodotti venduti nella grande distribuzione. Il secondo, invece, è un consumatore appassionato, che vuole sperimentare nuovi gusti, alla ricerca di proposte che abbinino la qualità garantita dall’approccio industriale di un torrefattore horeca con la distintività organolettica delle miscele»,

Anche la sostenibilità tra i motivi della scelta dell’espresso a casa. Matteo Borea (La Genovese) pone l’accento sul fatto che «le macchine semi professionali rappresentano un punto di incontro ideale tra le attrezzature professionali e quelle casalinghe, e offrono un equilibrio perfetto tra controllo, precisione e accessibilità». I motivi del successo sono da ricercarsi nel poter «replicare a casa l’alta qualità del caffè che si potrebbe trovare in una caffetteria di livello», sommato al fatto che il «crescente interesse verso le macchine semi-professionali è un indicatore di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori riguardo alla qualità del caffè e ai processi di preparazione». C’è poi da dire che «offrono un controllo maggiore su ogni fase» e permettono «ai coffee lover di sperimentare e personalizzare le loro estrazioni». A tutto questo si somma il fatto che «questa tendenza è anche legata all’interesse crescente verso pratiche più sostenibili e consapevoli» oltre che a «perché crea un legame tra il mondo dei professionisti e gli appassionati».

Macchina performante, dal rapporto qualità-prezzo, meglio se con la certificazione dell’Istituto Espresso Italiano. Dante Monastero, sales manager di LaSanMarco, spiega che «queste macchine rappresentano un ottimo compromesso tra le esigenze di spazio e la qualità del caffè». Macchine che devono combinare diverse caratteristiche chiave tra le quali «capacità di erogare un espresso di qualità costante e controllo accurato di temperatura e pressione». Ma occorre anche «praticità come il serbatoio dell’acqua facilmente accessibile, e versatilità per le varie preparazioni». Quanto non va poi trascurato è sia «un buon rapporto qualità-prezzo, visto che si tratta di un investimento per gli appassionati». Sia anche «la certificazione di IEI in quanto garantisce che la macchina soddisfi gli standard di qualità necessari per produrre un autentico espresso italiano, di alta qualità, paragonabile a quello servito nei migliori bar». Tutto questo corredato da miscele con una «tendenza verso profili di tostatura che esaltano le caratteristiche uniche di ogni origine, bilanciate che offrono un gusto ricco e complesso».

«Sono fermamente convinto che avere la possibilità di gustare un caffè di alta qualità a casa o in ufficio non solo arricchisce l’esperienza personale, ma può anche sensibilizzare i consumatori a una maggiore attenzione e apprezzamento della qualità del caffè che si trova nei bar», conclude il presidente di IEI, Luigi Morello.

Leggi anche: