Lara Caballini di Sassoferrato, amministratore delegato di Dersut Caffè di Conegliano (TV), azienda socia dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei), racconta come una torrefazione possa rendere vivo il territorio e promuovere la cultura del caffè.
Grazie alla creazione di poli culturali dedicati al caffè in grado di attrarre esperti, appassionati e turisti accresce il valore culturale della città. Così il Museo del Caffè Dersut accoglie settimanalmente gruppi associazioni, comitive e scuole dal Triveneto, dal centro Italia e dall’Europa.
Anche i baristi possono essere al centro della crescita del territorio e della promozione dell’espresso e dei suoi operatori. Lo scorso 7 maggio la torrefazione ha infatti realizzato la gara preliminare Espresso Italiano Champion 2017 dando vita a un grande evento nel cuore della città. “Il successo della manifestazione è stato grande presso il pubblico numeroso che ha assistito alla competizione di alto livello – spiega Lara Caballini di Sassoferrato – contribuendo a diffondere la cultura dell’espresso di qualità”.
Particolare attenzione va data in oltre ai giovani, fornendo formazione e creando occupazione. Con la collaborazione del Comune di Conegliano, di Informagiovani e di Service Vending, Dersut Caffè ha inaugurato il bar solidale di Casa Fenzi (storica istituzione di pubblica assistenza e beneficenza). Così commenta l’amministratore delegato: “Abbiamo voluto collaborare e aderito con piacere al progetto, ponendo attenzione alla qualità, alla sensibilità sociale e ai giovani che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro. Da sempre crediamo che un buon espresso favorisca i momenti conviviali e di socialità”.
In foto: Giovanni Sallemi e Flavia Casetta, rispettivamente direttore e vicedirettore di Casa Fenzi, Lara Caballini di Sassoferrato a.d. Dersut, l’assessore alla pubblica istruzione Gianbruno Panizzutti e Marco Sala di Service Vending.
