Addio a Pietro Osnato

di Carlo Odello
(Consigliere e docente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè)

carlo-odello(1)Sono sempre arrivato abbastanza presto al mattino in VBM. Le insidie del traffico del mattino tra Brescia e Milano mi hanno infatti sempre portato a puntare la sveglia sulle ore dell’alba o prima. Ma il lato positivo di tutto ciò è stata la possibilità di farmi offrire un caffè da Pietro Osnato e scambiare con lui due parole prima che la frenesia delle rispettive giornate ci avvolgesse quasi completamente.
Mi ricordo in particolare di un mattino in cui mi raccontò di quando aveva acquistato l’attuale sede dell’azienda. E nella stessa conversazione andò ancora più indietro nel tempo, raccontandomi dei suoi primi anni di lavoro. Ma non c’era affatto malinconia in queste parole, tutt’altro: erano il prologo necessario a farmi capire come si immaginava l’azienda nel futuro. E dei mercati che VBM andava approcciando e delle innovazioni tecniche oggetto delle sue riflessioni.

Brevi cenni del passato per inquadrare con coerenza il futuro. Ogni volta che ho avuto la fortuna di parlare con Pietro Osnato ho davvero colto un sano pragmatismo, ma non come scusa per limitare l’innovazione, al contrario come mezzo per bilanciarla e per fare avanzare l’azienda.
Continuerò ad alzarmi presto per arrivare in VBM in orario e sono certo che troverò accogliente e cordiale come sempre l’intero staff. Peccato però non potere più approfittare dell’esperienza di Pietro Osnato: una grande esperienza.

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