Ricerca sul caffè: consumatore più esperto, ora cerca la marca e beve il caffè con meno zucchero

Coffee Experience 2010, il più grande banco di assaggio al mondo, ha emesso i suoi verdetti. E lo ha fatto forte degli oltre 8.000 assaggi (+17% sull’edizione del 2009) svolti a Verona dall’8 al 12 aprile nell’ambito di Agrifood Club, il salone ospitato all’interno di Vinitaly. Migliaia i visitatori da quasi quaranta paesi che hanno visitato il banco di assaggio e passato al vaglio 35 caffè italiani, nell’ambito dell’evento organizzato dal Centro Studi Assaggiatori con il patrocinio dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano e dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè.

Dall’elaborazione dei dati raccolti emerge una tendenza interessante: rispetto al 2009 sono infatti cresciuti i consumatori che affermano di guardare l’insegna dei bar e che cercano una marca conosciuta (3% nel 2009, 4,6% nel 2010). "Si tratta di persone che sfuggono alla semplificazione del ‘100% Arabica’ – ha affermato a tal proposito Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori e professore di Analisi sensoriale in università italiane e straniere – Il mondo dei clienti sta  iniziando a concentrarsi sulle specifiche qualità sensoriali e sul brand: la gente comincia a scegliere  il bar in cui entrare in base al caffè servito". Aumenta infatti il numero dei consumatori che affermano di scegliere il caffè in base al proprio gusto (35,2% nel 2009, 37,4% nel 2010). "Si tratta di variazioni percentuali minime che evidenziano un trend che potrebbe avere un forte impatto sul mercato – ha osservato Odello – C’è da considerare che ogni giorno in Italia sono servite circa 70 milioni di tazzine di espresso".

Cambia anche l’atteggiamento nei confronti dello zucchero. Dalla ricerca emerge infatti che sono in aumento le persone che consumano il caffè senza zuccherarlo (30% nel 2009, 32,4% nel 2010), ma anche quelle che lo desiderano macchiato (16,6% nel 2009, 18% nel 2010). "Sono due tendenze che si conciliano, ma da approfondire – ha commentato a tale proposito Odello – I cultori dell’amaro sono tali perché scelgono bene il caffè e quelli del macchiato perché normalmente bevono caffè di qualità minore e lo macchiano nel tentativo di migliorarlo? Potrebbe anche essere che si ricorra al latte semplicemente per evitare l’apporto calorico dello zucchero".

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