Addio a Lorenzo Quaranta

di Carlo Odello
(Consigliere e docente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè)

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Di Lorenzo ho questo ricordo: arrivo in hotel a Tolentino la sera verso l’ora di cena, porto in camera la valigia, scendo e lo trovo che con quella sua piacevole giovialità sta prendendo l’aperitivo con gli ospiti del corso del giorno dopo. Credo che questo fosse l’aspetto che maggiormente mi piaceva di lui: il suo temperamento di uomo del Sud unito a un’eleganza e una riservatezza di gran valore per me.

C’era un’altra qualità che si notava subito in Lorenzo: un’incredibile e instancabile capacità di negoziare, ma nel senso nobile della parola: cercava sempre una soluzione che soddisfacesse entrambe le parti. Aveva ben presente che la qualità della vita è dettata dalle nostre relazioni e le coltivava, in senso positivo, con quella sua umanità tipica delle sue terre.

Era un venditore, ma non a tutti i costi: sapeva ascoltare molto. Peccato non poterlo ascoltare più.

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