Giochi sensoriali del caffè per adulti e bambini con Jolly Caffè

Domenica 28 maggio, Jolly Caffè, socio dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei), ha realizzato a Firenze presso Serre Torrigiani in Piazzetta un percorso sensoriale per adulti e bambini dedicato al caffè: assaggi dell’espresso con la mappa sensoriale redatta dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) e giochi sensoriali per bambini messi a punto dal Centro Studi Assaggiatori (Csa), in un viaggio alla scoperta dell’espresso.
Così racconta l’esperienza Mariafiore Maggiordomo di Jolly Caffè.
 
Che differenza c’è tra degustazione e assaggio?
Un’esperienza sensoriale guida il consumatore alla scoperta delle proprie percezioni. La piacevole sensazione di sorpresa per la scoperta di nuovi punti di vista e la curiosità che suscitano, aiutano a un approccio meno scontato al prodotto.
 
Che vantaggi ha la torrefazione?
Un evento del genere ha avvicinato i consumatori alla Jolly Caffè e ha aiutato a un’idea di consumo più curiosa aperta e consapevole del lavoro che, in sinergia con il barista, c’è alla base di tazzina di espresso.
La studiata semplicità delle prove aiuta la persona che assaggia il nostro Jolly Caffè nell’utilizzo più consapevole dei propri sensi, partendo da un punto di vista non conosciuto e quindi preparandola a un assaggio più aperto dell’espresso. L’esperienza sensoriale permette di spiegare il valore aggiunto del prodotto e dimostrarne la qualità superiore.
 
Bambini e caffè: è possibilie?
Tutto ciò che è alimento può e deve essere valutato dal bambino e non è necessario l’assaggio vero e proprio. I bambini sono naturalmente predisposti alle percezioni. Il caffè regala loro percezioni diverse a livello di vista, tatto, olfatto e persino udito che – insieme – possono perfettamente sopperire all’eventuale mancanza della percezione del gusto. Sono valutatori eccezionali che riconoscono le qualità ove presenti e anche i difetti; una volta che hanno capito cosa possono aspettarsi da un caffè, difficilmente in futuro potranno essere “abbagliati” da prodotti più scadenti, almeno dal punto di vista sensoriale.
 

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