Iiac in piena evoluzione tra formazione e marketing

Nell’anno del trentennale Iiac avvia il refresh del suo design system, aumenta l’offerta formativa e il corpo docenti e organizza il suo più grande concorso di sempre

Il 2023 sarà ricordato dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) come un anno decisamente importante. Innanzitutto, si è trattato del trentesimo anno di attività dell’associazione, fatto che la colloca tra le organizzazioni più longeve del settore e in una chiave molto speciale. Infatti, Iiac, seppure evolvendosi, si è mantenuto sempre fedele nei suoi tre decenni alla sua missione originaria: lo studio e la diffusione dell’analisi sensoriale applicata al caffè. Lo ha fatto peraltro sempre in osservanza a due principi fondamentali: un rigoroso approccio scientifico da un lato e una forte indipendenza dall’altro. Questo approccio ha premiato Iiac in termini di autorevolezza e di riconoscimento da parte dei professionisti del caffè.
Il 2023 è stato anche l’anno dell’inizio del rinnovamento del design system di Iiac. Il marchio storico è stato rivisitato in chiave attuale per aumentarne l’impatto e l’efficacia a livello comunicativo. Il consiglio di amministrazione ha scelto la via della continuità, in modo tale da non disperdere il valore di marca acquisito nei trent’anni di attività e al contempo dotare l’associazione di un marchio più adatto a vari usi della comunicazione attuale, prettamente legati a un mondo digitale che nel 1993 pochi avrebbero immaginato.
Ecco, quindi, che Iiac si è dotato di un marchio più dinamico, con i colori storici rafforzati nelle loro tinte e con un corpo più incisivo, pure senza rinunciare agli archi che ne hanno contraddistinto il marchio storico. Il tutto corredato dal proprio acronimo reso ancora più evidente da un carattere nuovo con una personalità ben definita.
L’anno che si chiude è stato anche il ritorno di Iiac sulla scena della formazione internazionale. Se già a novembre 2022 si erano tenuti i primi corsi post-pandemia in Corea, seguiti da quelli di dicembre in Giappone, il 2023 ha visto fin da subito Iiac protagonista in Cina. Non appena il paese asiatico ha riaperto le frontiere, i primi formatori italiani a varcarle sono stati proprio quelli di Iiac. Infatti, già a marzo è stata organizzata una serie di corsi a Shanghai, seguita da altri ad aprile, poi a luglio e ancora ad agosto. E proprio a novembre l’associazione ha lanciato il bando per la selezione dei primi docenti cinesi, avviando il processo che porterà al primo corso per docenti previsto nel primo trimestre 2024.
Anche in Italia l’azione Iiac è stata più che positiva. A proposito di docenti, dopo il primo corso del 2022 ne è stato organizzato un secondo portando così a 16 il numero dei docenti autorizzati a tenere l’iconico corso di patente per assaggiatore di caffè. Si è rafforzato così il gruppo dei professionisti di varie aziende che possono contare sulla nuova piattaforma didattica online di Iiac per svolgere i corsi. Anche grazie al generoso apporto dei nuovi docenti la formazione in Italia nel 2023 ha conosciuto la prima vera crescita dopo gli anni della pandemia. Merito pure della rinnovata collaborazione tra Iiac e Istituto Espresso Italiano (IEI), le cui aziende continuano a utilizzare la metodologia dell’associazione per la certificazione sensoriale dei propri prodotti.
L’intero anno è stato inoltre caratterizzato da quella che è stata l’edizione più grande di International Coffee Tasting, l’unico concorso internazionale tra caffè basato sull’applicazione rigorosa dell’analisi sensoriale. Questa edizione, data la numerosità dei campioni, è stata divisa in sessioni che hanno coinvolto decine di giudici sensoriali e che sono state anche un momento prezioso per gli assaggiatori Iiac per incontrarsi e confrontarsi tra loro su temi tecnici e di mercato. Ad ogni modo, a garanzia proprio delle aziende partecipanti, come da regolamento tutti i prodotti in gara sono stati serviti alla cieca in diverse serie. Per ogni singola serie si è verificata l’efficacia dei singoli assaggiatori sotto il profilo di cinque misuratori chiave della loro performance: ripetibilità, collimazione, discriminazione tra campioni, discriminazione sul panel e discriminazione storica. Questo attento controllo statistico dei dati qualifica indubbiamente Iiac come l’organizzazione più avanzata in questo ambito. Si è mantenuto il sistema di assegnazione del punteggio già in vigore dal 2022 per il quale le Golden Medal sono riservate solo ai prodotti che ottengono almeno 85 punti, ma si è introdotto un ulteriore sbarramento, per il quale le stesse medaglie sono soggette a limitazione: in una sessione le Gold Medal assegnabili sono ora pari a solo il 25% dei campioni della sessione stessa. Questo doppio filtro si è reso necessario proprio per l’aumento del numero dei campioni e per preparare una fase ancora più ambita dalle aziende: la gara per le Platinum Medal.

Luigi Odello

Leggi anche:

I commenti sono disabilitati.