I siciliani in crisi per il caro-caffè?

«Gli italiani condividono il caffè per battere l’aumento del suo prezzo» titolava l’8 gennaio scorso il Telegraph, autorevole quotidiano britannico. La fonte della notizia era un articolo comparso su La Stampa, che affermava: «Sale il prezzo, nasce la moda del “coffee-sharing”». E spiegava che a Partinico, in provincia di Palermo, «per fronteggiare il caro-caffè schizzato da 70 a 90 centesimi la tazzina, nei bar si è diffusa l’abitudine di dividere in due e anche in tre il sorseggio». Le cause? «Redditi bassi, disoccupazione e crisi economica che sfondano le tasche degli abitanti di questa cittadina», sempre secondo La Stampa.
L’aumento del caffè mette quindi in ginocchio i Siciliani che non potrebbero più permettersi di prendere l’amata tazzina al bar? Non esattamente, condividere il caffè è usanza da tempo, secondo quanto accertato da Coffee Taster. «E’ vero che a Partinico è diffusa l’abitudine di condividere l’espresso, ma non per contrastare il ‘caro-caffè’ – ci spiega Alessio Mazzurco del Bar Liberty – Si usa farlo per evitare problemi gastro-intestinali». E’ infatti risaputo che in Sicilia, così come d’altronde nel Sud Italia più in generale, si usa una maggiore quantità di Robusta. Questa conferisce sì al caffè maggiore crema e un corpo più denso, ma alza la quantità di caffeina dell’espresso ed è meno digeribile. Al Bar del Viale, sempre a Partinico, ci confermano che «si può prendere un caffè del genere al massimo due o tre volte al giorno». E dato che quando ci si incontra, spesso si finisce al bar, si usa condividerlo per non esagerare nel consumo. Un’usanza che si può osservare talvolta anche a Palermo. Insomma, i siciliani non sono più tirchi di altri, semplicemente più salutisti.

(Carlo Odello)

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4 Commenti a “I siciliani in crisi per il caro-caffè?”

  1. Giuseppe Arena scrive:

    I torrefattori Siciliani si trovano in difficoltà perchè il caffè verde lo compreno allo stesso prezzo dei torrefattori del Nord Italia, ansi un po più caro per via del trasporto, mentre ai barissti viene venduto molto meno che al nord Italia.
    Tenuto conto che oggi il caffè verde robusta, non si capisce perchè, costa quasi come il caffè arabica e dal momento che in Sicilia si una una percentuale alta di robusta, questo spiega tutto.

  2. Giuseppe Arena scrive:

    I Siciliani non sono in crisi perchè non possono permettersi di pagarselo, la verità e che con l’enorme mercato di caffè in cialda che si è creato in Italia, quasi tutti hanno una macchinetta per cialde così il caffè viene preso a casa e o in ufficio è al bar, ovviamente si divide la tazzina di caffè in due e perchè andanto al bar con amici bisogna alla fine si consuma sempre qualcosa e perchè troppi caffè voldire troppa caffeina.

  3. antonio odierna scrive:

    bhè condividere il caffè al sud italia è una vecchia abitudine…pur essendo essa una “cattiva abitudine”…
    io personalmente non ho mai capito se si tratta di economia o di salute….d’altronde è un pò come prendere il caffè macchiato con molto latte…(un mezzo cappuccino,al costo di un caffè o poco più).
    però parliamoci chiaro,sono tante le cose che aumentano,e di parecchio,ma come al solito siamo portati a dare la “colpa” a prodotti che sono aumentati di quei 10-20 centesimi…le ex 200-400 lire…la crisi c’è,ma cerchiamo di essere ottimisti e a non badare ai 10 centesimi,ma ai veri salassi!!!
    un saluto a tutti…

  4. alessio Mazzurco scrive:

    Finalmente un giornalista che non si inventa storie solo per audience…….
    Almeno qualcosa di positivo per i siciliani e in particolare per i partinicesi.